Sabato 27 settembre è stata inaugurata “Singolare plurale”, la mostra collettiva dei soci di Altro Spazio D’arte, ospitata negli spazi del Macramè di Reggio Emilia e visitabile fino al 20 novembre 2025. Diciannove artisti hanno portato in esposizione un’unica opera ciascuno, componendo un percorso che intreccia pittura, illustrazione, fotografia e scultura.
Il titolo della collettiva, scelto dall’associazione, nasce dal desiderio di tenere insieme due dimensioni apparentemente opposte: la singolarità di ogni gesto creativo e la pluralità del contesto che li accoglie. Qualche giorno prima dell’inaugurazione, in una lunga telefonata con la nostra amica e critica Sara Romano, è emersa la suggestione del filosofo francese Jean-Luc Nancy e del suo libro “Essere singolare plurale”.

Una scoperta che ci ha colpito, perché ha dato un orizzonte teorico e una profondità ulteriore a ciò che già sentivamo come nucleo della mostra.
Nancy ci ricorda che l’essere non è mai isolato: ogni vita è unica e irripetibile, ma al tempo stesso è sempre in relazione, “con” le altre. È questo pensiero che illumina il senso della mostra: ogni artista ha portato un’opera autonoma, irriducibile, eppure posta accanto alle altre diventa parte di un paesaggio più ampio, un ritratto corale del presente.
Gli artisti che espongono alla collettiva “Singolare plurale” sono: Silvia Biondi, Barbara Bonacini, Davide Brunello, Melania Di Luigi, Stephanie Fano, Gabriele M. L. Ferrara, Annamaria Foglia, Luca Genovese, Marco Iori, Nawelles La Rosa, Francesco Marinaro, Giovanni Miale, Nicla Muolo, Fabio Pasquali, Giuseppe Rametta, Simona Rovesti, Alessandra Russo, Laura Silvestrini e Noemi Zanini.
L’inaugurazione è stata una serata viva e partecipata, arricchita dalla presenza di una buona parte degli artisti, arrivati da diverse città d’Italia per incontrare il pubblico e presentare le proprie opere. È stata anche un’occasione preziosa per riunire l’associazione, ritrovarsi e conoscersi di persona: un momento che ha rinsaldato legami, rafforzato il senso di appartenenza e fatto emergere con chiarezza quanto sia importante costruire una comunità attorno all’arte.
L’intervento di Alessandra Montemurro, vicepresidente di Altro Spazio D’arte
«Partecipare all’inaugurazione di “Singolare plurale” mi ha emozionato molto. Dopo anni di lavoro con l’associazione, vedere dal vivo le opere, degli artisti soci, tutte racchiuse in un’unica mostra, mi ha dato tanta soddisfazione.
Non so come ci siamo riusciti (forse questa è magia dell’arte), diciannove artisti diversi, con stili e tecniche differenti, eppure le opere riescono a dialogare tra loro in modo naturale.
“Singolare plurale” è una bellissima mostra. C’è davvero tanta varietà, pittura, illustrazione, scultura, fotografia… un mix che non annoia mai, anzi ti porta a scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Durante l’inaugurazione della mostra ho respirato un bel clima, tante persone contente, curiose, che si fermavano a guardare e a commentare. Si sentiva proprio un’energia positiva, un’atmosfera viva.
Insomma, è stata una di quelle esperienze dove l’arte non solo si guarda, ma si condivide».
Con “Singolare plurale” vogliamo riaffermare la nostra visione: l’arte non è solo esposizione, ma incontro. È nello spazio che si crea tra chi guarda e chi mostra, tra singolare e plurale, che avviene la vera esperienza artistica.
Giacomo Trovato, presidente Altro Spazio D’arte APS
In copertina il gruppo di artisti insieme al Presidente Giacomo Trovato e al Vicepresidente Alessandra Montemurro

