Delia Gianti e Hobi con “Ascoltando Mi Ti Ci”

Per Figure Sonore, Delia Gianti e Hobi con “Ascoltando Mi Ti Ci”

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La mostra FIGURE SONORE, di cui abbiamo parlato recentemente, vede la rappresentazione del tema dell’ascolto attraverso sette opere di talentuosi artisti scelti da una giuria di selezione composta da professionisti del settore. In qualità di partner etico, noi di Altro Spazio li abbiamo intervistati per voi, per farci raccontare chi sono e la loro opera. Siamo pronti ad ascoltarli?

Il settimo e ultimo artista che vi vogliamo far conoscere è Delia Gianti e la sua opera “Ascoltando Mi Ti Ci”.

Ciao Delia, racconta brevemente chi sei e qual è stato il tuo percorso artistico.
«Vivo e lavoro a Torino. Da sempre sensibile ed attiva nel campo della sostenibilità ambientale e dei diritti umani. Mi sono laureata con il massimo dei voti e la lode all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Dipartimento di Decorazione.Dal 2017 ho iniziato un percorso culturale ed artistico nella comunità della Cavallerizza Reale di Torino. Sono una donna molto fortunata poiché nonostante traversie e difficoltà apparentemente insormontabili ho sempre avanzato. Oggi, attraverso il linguaggio artistico sono uscita da una gabbia invisibile.»

Perché hai deciso di partecipare a FIGURE SONORE.
«L’ascolto è importante. Per me essere ascoltata vuol dire essere percepita nell’essenza per ciò che realmente sono, senza giudizi o pregiudizi.»

In FIGURE SONORE si parla soprattutto di interazione con l’osservatore e di ascolto quindi ti chiediamo di raccontare, quindi a parole, la tua opera a chi non l’ha mai vista.
«L’opera nasce in un contesto particolare, utilizzando le riprese fatte nel laboratorio occupato della Cavallerizza Reale di Torino, in cui sono stata parte attiva nella Comunità dal 2017 al 2019. Ricordo i piccoli pezzetti di intonaco che si staccavano dai muri, cadevano sul pavimento come piccole foglie secche, in quell’aria di Cavallerizza, quasi senza polvere, asciutta senza insetti nei roditori. Il laboratorio era un luogo molto silenzioso, quasi ovattato, che accoglieva il suono dei miei passi e i miei pensieri, le finestre si affacciano sul giardino con piante secolari e viale di ghiaia su terra battuta, il suono del vento, il fruscio delle foglie, il cinguettio e le risate dei bimbi che giocavano nei prati.».

Vista la particolarità della tua opera, ci piacerebbe molto sapere come è nata e cosa rappresenta per te.
«Nel 2018 e nel 2019, sperimentato l’utilizzo di alcuni materiali che di solito non venivano utilizzati per lo scopo per cui erano nati, anzi, li mettevo in netto contrasto fra di loro. L’unione e la forza che si genera, il suo movimento e il cambiamento che avveniva tra materia duri e morbidi, che mettevo in relazione fra di loro, con il mio gesto fisico, dava vita a forme inusuali, che riverbera dentro di me come se una persona invisibile continuava il lavoro, dopo che uscivo dal laboratorio.
Era un po’ la percezione del flusso della Vita che ci attraversa? Il flusso che scorre e attraversa fili d’erba ed ogni essere vivente, è una danza, che crea incontri, legami. L’opera è stata realizzata con Hobi».

Tra gli organizzatori di FIGURE SONORE c’è Co-Psy Collaborative Psycare, una realtà importante per il sostegno alle persone. Al di là dell’asta di cui ricordiamo una parte del ricavato andrà a loro, e che quindi speriamo porti buoni frutti, cosa secondo te l’arte oggi può fare per le persone, per tutti noi.
«Nell’incontro con l’altro possiamo aprire i nostri cuori e spaccare la crosta, fatta anche di fango che ci separa da una reale percezione. Un istante In cui si apre una porta, ove percorsi, seppur differenti, tuttavia concettualmente si affiancano. E dalla porta può scaturire il flusso, rendendosi visibile ai nostri occhi, creando cambiamenti in noi stessi, dando la forza ed il coraggio per nuovi viaggi, trasformando il fango e la polvere attaccati ai piedi, in oro, per un nuovo viaggio, creando nuovi territori senza assoggettamento colonialistico ad alcunché».


PERCORSO ARTISTICO DI DELIA GIANTI

Dal 2017 ho iniziato un percorso culturale ed artistico nella comunità della Cavallerizza Reale di Torino, con lo scopo di rendere il Complesso architettonico “Bene Comune” utilizzato dai cittadini, innovativo progetto socio-economico, collaborando attivamente con il Comitato Stefano Rodotà per i Beni Comuni, Comitato promotore di una Legge di iniziativa popolare per inserire nel Codice Civile il termine “Bene Comune” oltre ai due termini già inseriti Bene pubblico e Bene privato.
Nel 2014 ho iniziato il mio percorso artistico, all’Accademia di Belle Arti di Torino. Iscritta ai Dipartimenti di Comunicazione e valorizzazione dei Beni Culturali e del Contemporaneo frequentando contemporaneamente anche il Dipartimento di Decorazione nel triennio e successivamente il Dipartimento di Decorazione nel biennio, con i Professori Massimo Barzagli, Simeone Crispino, Monica Saccomandi e Cristina Treppo. Ho studiato tra l’altro con i Professori Luca Beatrice, Marilena De Stefano, Edoardo Di Mauro, Vittorio Falletti, Massimo Melotti, Lino Strangis e Luisa Valentini.
Dal 2005 al 2011 cura della Rassegna SEGNI in 20×20, Arte sale in tram, SEGNI in 20+20.
Nel 2005 cura della prima edizione della Rassegna SEGNI, hanno partecipato 328 Artisti nazionali ed internazionali fra i quali Francesco Casorati, Antonio Carena, Giacomo Soffiantino, Luciano Massari, e giovani scoperte come Cosimo Terlizzi.
Alla Rassegna avevano contribuito e collaborato fra gli altri, i critici Edoardo Di Mauro, Giangiorgio Massara, Roberto Mastroianni, Angelo Mistrangelo, Francesco Poli.
Nel 2004 ideazione e cura di SEGNI in 20×20. Prima Rassegna di Arte contemporanea Internazionale.
Precedentemente avevo collaborato con uno Studio di Architettura collaborando e creando progetti ambientali e collaborando nella progettazione partecipata nella Città di Torino.

Esposizioni

Personale

2020 – dal 27 ottobre al 31 dicembre – ACQUE TOSSICHE – a cura di Angelo Mistrangelo – I,U,C, Internationale University College of Turin, Torino
2019 – dal 2 al 18 maggio – TRACCIAMENTI – a cura di Edoardo Di Mauro – Millenium Gallery, Bologna

Collettive
2019
dal 24 ottobre – ARSCAPTIVA – a cura di Maria Teresa Roberto – Museo delle ex Carceri Nuove di Torino. Installazione videomapping
dal 16 ottobre – in concomitanza con la Mostra di MAN RAY – a cura di Luisa Valentini – presso Camera a Torino, durante il Festival FISAD dell’Accademia Albertina a Torino
dal 15 ottobre – INTRECCI AMBIENTALI – a cura di Cristina Giudice, Circolo degli artisti di Torino, Festival FISAD Accademia Albertina di Torino
dal 14 ottobre – IL FUTURO E L’ACQUA – a cura di Cristina Giudice e Ornella Rovera, Festival FISAD Accademia Albertina di Torino
dal 26 settembre – B.A.M. – TODAY ON TOUR – a cura di Edoardo Di Mauro e diretto da Riccardo Gherardini, Fonderie Limone, Moncalieri, Torino
il 2 ed il 4 giugno – LEGAMI INTRINSECI – performance, a cura di Cristina Giudice, nell’ambito di CinemAmbiente
il 1 ed il 5 giugno – OVERDOSE DI PLASTICA – performance con il collettivo NoName, a cura di Cristina Giudice, nell’ambito di CinemAmbiente
dal 3 al 9 giugno – INTRECCI AMBIENTALI – con il collettivo NoName, a cura di Cristina Giudice, Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Torino
dal 25 maggio al 7 giugno – LA SPINA CHE INCIDE – a cura di Maria Marilena De Stefano, Galleria della Spina, Torino, collaborazione con Accademia di Belle Arti di Torino
dal 17 al 27 maggio – Here4 nello Spazio ZipArt – Cavallerizza Irreale/Cavallerizza Reale di Torino
dal 31 gennaio al 5 febbraio – FLUID – a cura di Edoardo Di Mauro – Millenium Gallery, Bologna

2018
dall’8 al 28 novembre – IMMAGINARE IL FUTURO – a cura di Francesca Simondi, Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Torino
dal 18 al 27 maggio – Here3 nello Spazio ZipArt – Installazione Site Specific, Cavallerizza Irreale/Cavallerizza Reale di Torino
dal 3 all’8 aprile – Le stanze delle meraviglie – Villa Giulia, Pallanza, Verbania, a cura di Marisa Cortese

2016
Edizione 0 – Spazio Temporaneo – M.A.U. Museum Urban Art in Turin a cura di Edoardo Di Mauro

2017
dal 27 ottobre al 5 novembre – Comunitas – Cavallerizza Irreale/Cavallerizza Reale di Torino

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