Bushra Al Said in arte Judur è una giovane artista che racconta attraverso piccole mongolfiere tutte le sue emozioni.
Ciao, raccontaci un po’ chi sei.
«Mi chiamo Bushra, in arte Judur. Sono nata a Roma e ho origini palestinesi».
Quando hai deciso di dedicarti all’arte.
«Ho sempre amato il mondo dell’arte, disegnare, scrivere, leggere, dipingere… Da un mese ho deciso di dedicarmici a tempo pieno creando delle piccole mongolfiere».
Che tipo di tecnica usi.
«Non uso una tecnica in particolare, è tutta immaginazione e progettazione che con le mani poi, si trasforma in una mongolfiera».
Come nascono le tue opere.
«Parte tutto dalle emozioni e poi cerco di trasmettere qualcosa… l’idea è questa. Il cielo mi ha sempre comunicato tanto, le mongolfiere appaiono come qualcosa di magico, così ho deciso di unire le due cose. La realizzazione parte dall’immaginazione, la riporto su foglio come disegno e subito dopo all’opera!. Per me la cosa più importante è comunque trasmettere ciò che si ha dentro e si prova, senza utilizzare parole… Questo è il mio obiettivo».
Cosa non deve mai mancare sul tuo tavolo da lavoro e crei.
«Tutto! Se manca anche solo uno stuzzicadenti, l’equilibrio si rompe. A parte gli scherzi, ciò che non può mancare è la colla, il collante per le mie creazioni, i miei tasselli».
Stai lavorando a qualche progetto particolare o che vorresti realizzare.
«Sì, ma non voglio svelare nulla! Sono sicurissima però, che è qualcosa che piacerà a moltissimi. Se volete scoprirlo, basta seguirmi!»
Una curiosità prima di lasciarci.
«Perché il mio nome d’arte è Judur?
Judur è una parola araba, significa radici.
Radici che ci legano a un luogo, a un ricordo. Le mie creazioni realizzate con stoffa, carta, legno, sono frutto di passione e come bricolage, uniti si trasformano in una meravigliosa mongolfiera. Con le mie creazioni aspiro a trasmettere ricordi, emozioni e la magia dell’infanzia».
Link dell’artista
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