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Una bic come portafortuna e uno stile provocatorio

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Alex Borelli è un disegnatore e fotografo dalla innata passione artistica. Odia il perbenismo e per questo nelle sue opere azzarda attraverso soggetti eccitanti.

Breve presentazione.
«Sono Alex Borelli, 1983, vivo a Lodi, ho frequentato il liceo artistico e poi mi sono specializzato in Graphic Design al Castello Sforzesco di Milano».

Quando hai capito che l’arte era la tua strada?
«Mia madre mi ha sempre detto che fin da piccolo disegnavo persino sulla carta igienica, praticamente invece di parlare o scrivere io disegnavo e coloravo».

Tu sei anche fotografo?
«Io nasco e comunque rimango disegnatore (designer come si dice ora), ma ultimamente spinto da amici mi sono lanciato nel mondo della fotografia, nel quale sono onesto, inseguo più il progetto e l’idea che la parte “tecnica” diciamo».

Descrivi il tuo stile con tre aggettivi.
«Erotico, provocatorio, vero (odio il perbenismo)».

Per realizzare le tue opere usi supporti particolari?
«Sono vecchio stile, non uso strumenti multimediali, disegno tuttora su carta da pacco principalmente con biro o carboncino e gesso bianco». 

Quali soggetti prediligi raffigurare?
«Donne in momenti privati e intimi»

C’è un’opera artistica (quadro, canzone, libro o film) che ha influenzato la tua arte?
«Mi è sempre piaciuto Toulouse-Lautrec e quello stile libertino. Come libro avrò letto mille volte “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde».

Quale colore non deve mai mancare nella tua tavolozza?
«Il nero».

Qual è il tuo messaggio artistico?
«Tutti mi dicono che nei miei disegni e foto rappresento ciò che altri non hanno il coraggio di fare, per vergogna, pudore o perbenismo (insomma ciò che tutti abbiamo in testa)! Altra cosa a me piace rappresentare la verità interiore e non i falsi moralismi che ci circondano al giorno d’oggi. Per me la parte interiore è molto importante, ma mi sono reso conto che per tanti l’apparire è più importante dell’essere (ciò mi disgusta)».

A quale progetto stai lavorando o vorresti dedicarti?
«Prima di tutto proseguire con i miei disegni, che è la cosa che mi fa star bene, poi ho iniziato un progetto fotografico “Volti dipinti” dove studio il trucco delle ragazze come se fosse un trucco/dipinto, infine proseguire con i brands che mi supportano e magari disegnare una linea di vestiti con i miei disegni».

Una curiosità prima di salutarci.
«Mi piace il mondo del tattoo. Appena possibile partirei con la mia Harley Davidson. Ascolto sempre musica mentre disegno. Sono fissato con una specifica biro e invece di buttarla quando si esaurisce (anche se si trova comunemente ovunque) tutte le volte la smonto e inserisco una nuova cartuccia di inchiostro, è un portafortuna mantenere la vecchia punta».

Scopri il video dedicato all’artista

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