Alessandro Abruscato in arte Abal è un artista che attraverso la passione per la conoscenza e l’arte ha “disegnato” il suo percorso artistico fatto di energia e di colore.
Raccontaci un po’ chi sei.
«Mi chiamo Alessandro Abruscato in arte “Abal”, sono nato nel 1983 nella provincia di Novara. Prima di entrare nel mondo della pittura, conducevo una vita molto comune come la maggior parte delle persone. Le mie passioni sono la lettura, che mi accompagna per tutto il mio percorso di vita e mi ha fatto crescere e credo che sia stata una cosa fondamentale nel mio percorso artistico. Nel mondo della pittura più che la tecnica o il colore sono affascinato della parte spirituale di vari artisti. Ammiro molto Dalì, Picasso e Antonio Ligabue. Quest’ultimo mi ha colpito in particolare perché è stato una figura così ricca di sensibilità e umanità. L’ho potuto apprezzare anche attraverso il film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti».
Quindi quando hai deciso che l’arte sarebbe stato il tuo linguaggio espressivo.
«La mia passione per l’arte è nata nel tempo.
Fino al 2020 ero appassionato di materie quali la Simbologia, che ho studiato per 10 anni da autodidatta seguendo anche degli autori esperti, e la Storia, soprattutto quella non raccontata dai libri “canonici” ma quella di retroscena. Sono appasionato anche della storia dei Templari e ricerco spesso luoghi che hanno visto la loro presenza. Attraverso questi studi ho conosciuto e apprezzato artisti di rilievo come Dalì, Picasso, Giorgione, Arcimboldo e altri che ho studiato più in chiave simbolica che artistica. La passione poi personale verso l’arte in sè, è nata quando ho conosciuto la figura di Antonio Ligabue nel 2020. Prima vivevo l’arte in modo più tiepido, essendo maggiormente interessato ai temi di cui vi dicevo all’inizio».
Che tipo di tecniche usi e cosa racconti con le tue opere.
«Le mie opere nascono da una illuminazione. Quando vengo colpito da qualcosa, da un’immagine, la interiorizzo. Mentre realizzo l’opera, l’idea che ho avuto, e su cui sto lavorando, si evolve in continuo, come se ci fosse uno scambio di energia tra me e l’opera stessa che sto creando, una sincronia di identità. Il titolo lo penso a lavoro terminato, in base a quello che l’opera è diventata e mi trasmette.
Alcune opere sono legate ad alcuni eventi, ad esempio il ritratto di Picasso l’ho realizzato poco dopo lo spostamento a Malaga, sua città natale. Le due opere dedicate a Gabriele d’Annunzio (un suo ritratto e uno della vista del Vittoriale) le ho realizzate perché d’Annunzio è per me una figura fondamentale nel mio percorso, un po’ un “influencer” per me, se possiamo descriverlo con termini contemporanei. “Italia” è un’opera che rapprensenta un po’ l’Italia in un momento particolare e complicato come è stato quello della pandemia e l’ho realizzato in quei mesi. Anche “Futura” è un’opera che ho realizzato poco dopo il trasferimento a Malaga, come segno di positività e ottimismo verso il mio nuovo percorso di vita».
Come descriveresti il tuo stile.
«Il mio stile è come una forma di colore che colpisce la persona che osserva e viene affascinata da questa immersione cromatica che trasmette vibrazioni positive».
C’è un soggetto o anche più di uno, che prediligi raffigurare?
«Sicuramente le figure femminili sono quelle che mi affasciano più di tutte. Secondo me il volto della donna ha qualcosa di magico e di divino che si avvicina alla mia visione di mondo spirituale».
Qual è il tuo sogno artistico.
«Quello di far conoscere agli altri la mia arte e il mio pensiero e magari di poterli aiutare a migliorare la loro vita attraverso l’osservazione delle mie opere. Mi auguro che abbiano il piacere di comprare le mie opere, avendo quindi qualcosa di me in casa».
Cosa non deve mai mancare quando crei.
«Non deve mancare mai la musica perché questa altra forma di arte mi aiuta ad entrare in quell’universo che mi porta a raggiungere le vette più profonde del mio animo».
Una curiosità prima di lasciarci.
«Se può interessare, insieme alla pittura sto portando avanti un progetto di moda e arte con la mia compagna».
I link dell’artista
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