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«Ho affinato l’arte della pazienza, studio e disegno quasi ogni giorno»

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Alessandra Russo un’artista che arriva dal mondo della progettazione architettonica e grazie alla sua determinazione è riuscita a trasformare la passione per l’arte in un lavoro.

Breve presentazione.
«Mi chiamo Alessandra Russo, sono nata a Milano dove ho conseguito il Diploma di Liceo Artistico e frequentato la Facoltà di Architettura indirizzo Tutela e Restauro del Patrimonio Storico Architettonico al Politecnico di Milano, ora vivo a Ferrara dove mi sono trasferita circa sette anni fa per amore».

Raccontaci il tuo percorso artistico.
«Ho lavorato nel mondo della progettazione architettonica per anni continuando a coltivare la passione per l’arte, fino a decidere di volerla far divenire un lavoro. Al di là degli studi liceali che mi hanno instradata, ho sempre disegnato fin da piccolina, con i miei genitori andavamo a vedere mostre di diversi pittori e scultori e chiedevo di ricevere in dono libri illustrati e su artisti famosi. Voler diventare un’artista, è stato un gran salto nel buio perché ho dovuto fare i conti non solo con i guadagni che non arrivano subito, ma anche con le mie aspettative. Ho affinato l’arte della pazienza, studio e disegno quasi ogni giorno come se fossi in ufficio, ma soprattutto ho sentito davvero la fragilità venire a galla e l’ho trasformata e continuo a trasformarla in creatività».

Cosa vuol dire per te fare arte. 
«Prima di tutto esprimermi e divertirmi, poter sperimentare nuove tecniche e strumenti, oltre che diversi soggetti: dal ritratto all’opera di fantasia. Inoltre, credo che l’arte debba essere anche veicolo di messaggi. Quando sento l’urgenza di esprimere la mia opinione, cerco di mandare un messaggio chiaro, a volte anche disturbante, in modo che appaia non come un esercizio di stile, ma rappresenti la mia personale voce e visione».

Che tipo di tecniche artistiche usi.
«Prediligo senz’altro la line art con inchiostro nero, forse retaggio del disegno architettonico, ma anche gli inchiostri colorati sono un mondo fantastico da provare, sebbene usarli per campire e colorare sia impegnativo. Adoro gli acquerelli con cui esprimo il mio amore per il colore e una maggiore fluidità. Recentemente mi sto riavvicinando al disegno a grafite, pastelli secchi, sanguigna e carboncino o fusaggine. Ho realizzato molte opere in tecnica mista e lo trovo stimolante perché si ottengono risultati inaspettati».

Quali soggetti prediligi raffigurare.
«Di base amo fare ritratti perché trovo affascinante il volto e il corpo umano nelle sue mutevoli sfaccettature, mi piace molto disegnare e dipingere animali mentre non ho molta passione per i paesaggi seppur li trovi molto belli ed evocativi. Il mio lato dark ogni tanto mi porta in mondi oscuri fatti di creature oscure e mitologiche o cinematografiche, mi piacerebbe ascoltare più spesso questa mia parte perché fa emergere illustrazioni non per forza paurose quanto piuttosto affascinanti».

Come descriveresti il tuo stile.
«Dicotomico, può essere infatti molto grafico oppure più “morbido” a seconda della tecnica ma anche del soggetto che raffiguro. Le mie opere sono frutto della mia cultura artistica, umana e sociale, dei viaggi intrapresi e delle culture che ho conosciuto o che studio per mio interesse. Non è solo questione di tecnica ma tanto di istinto e cuore. Non a caso le mie ispirazioni derivano da letteratura e cinema, fumetti italiani e stranieri, anime e film di animazione che hanno contribuito alla mia formazione».

Realizzi anche opere su commissione?
«Sì, in passato ho lavorato soprattutto come ritrattista. Sostanzialmente ho bisogno di una o due foto di buona qualità per capire il soggetto e di sapere nel dettaglio cosa ci si aspetta per evitare incomprensioni e fare del mio meglio. Ho ricevuto anche richieste di ritrattistica animale e fan art, sebbene meno spesso. Cerco di dare una giusta proporzione tra ciò che mi viene richiesto e il costo. Questo per non lavorare gratis (farei male non solo a me stessa ma anche agli altri artisti che come me hanno impiegato anni e mezzi per arrivare a produrre ciò che fanno) e per dare al committente quel che richiede ad un prezzo corretto per tutte e due le parti. Sui miei canali social ci sono tutte le spiegazioni necessarie compresi i tempi di realizzazione e quelli di spedizione».

Qual è il tuo sogno artistico.
«Ne ho tanti! Il sogno nel cassetto è illustrare un libro, sogno comune a molti e difficile da realizzare, ma ci proverò!
Nell’immediato spero che vada bene il mio negozio Etsy dove propongo stampe fine art dei miei lavori in diversi supporti e formati. I miei servizi su commissione sono principalmente sul mio sito personale che recentemente ho rinnovato e sulla piattaforma Fiverr dove sono approdata da poco. A dicembre scorso mi è successo di poter esporre e riuscire a vendere alcune mie opere in una mostra collettiva e ho provato sensazioni incredibili, un’esperienza formativa assolutamente da cercare di rifare il prima possibile.
Imparerò prima o poi a disegnare e dipingere in digitale, mi affascina molto e non lo trovo per nulla una scorciatoia veloce, alcuni risultati sono frutto di ore di applicazione molto più monotona dell’analogico gesto artistico».

Cosa non deve mai mancare quando crei.
«Tecnicamente una buona luce, qualsiasi ora sia. Ma soprattutto l’umore adatto, che sia buono o no, quindi forse è meglio scrivere la giusta disposizione a creare. Non è detto che ogni giorno si abbia voglia di fare qualcosa, ma è sempre meglio tenere in esercizio i muscoli e i sensi. L’arte mette a dura prova mani, spalle, schiena e occhi quindi è bene fare anche delle sane pause (ricordarselo più che altro!) facendo una passeggiata o riposandosi un po’.Alla musica ho rinunciato perché a un certo punto arrivo a non sentirla, tanto mi immergo nel mio mondo, mi dimentico di mangiare e spesso arrivo a chiedere verso le 23 a mio marito (il sant’uomo!) perché non mi ha chiamato per cena, quando naturalmente lo aveva fatto ma io ero troppo presa per dargli retta. Se dipingo evito le bevande in tazza perché c’è sempre il rischio di intingervi il pennello… che potrebbe essere molto creativo ma di solito rischia di rovinare quello che sto facendo! Infine, c’è la mia dolce gatta Thelma che zampetta qua e là e mi fa compagnia».

Una curiosità prima di lasciarci.
«Sono appassionata di mitologia, miti, leggende e storia. Da molto sto progettando di tradurre queste mie passioni in illustrazioni, mi auguro di poterlo fare a breve…magari con un viaggio nel tempo! Ho letto e leggo, oltre ai classici libri che tappezzano tutta casa, fumetti e manga. Nella mia vita non può mancare il cinema, il che comprende anche serie tv, anime e film di animazione. Amo andare a cavallo e fare immersioni, mi sento libera in un mondo immenso e speciale come quello sottomarino».

I link dell’artista

Scopri il video che le abbiamo dedicato

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