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Scatti per risaltare la bellezza di un territorio

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Michele Cipriano è un fotografo nato in Sicilia ma che per motivi di lavoro è dovuto stare lontano dalla sua terra e dalla sua passione per la fotografia. Adesso è tornato nei suoi luoghi e dalla sua inseparabile macchina fotografica.

Breve presentazione.
«Mi chiamo Michele Cipriano ed ho da poco compiuto 66 anni. Vivo a Riposto in provincia di Catania. Diplomato al geometra, ho esercitato diverse attività lavorative, dalla zootecnia all’agroalimentare, sia nel commercio che nella produzione, soprattutto all’estero».

Quando e come è nata la tua passione per la fotografia?
«Fin da giovane sono stato appassionato dalla fotografia. Ho iniziato con una Ferrania negli anni 60 per poi passare a diverse Nikkormat. Sviluppavo in bianco e nero e diapositive, in modo limitato per via degli alti costi. Non ho mai abbandonato questa mia passione, fra alti e bassi, dovuti soprattutto alla mancanza di tempo per il lavoro. Con l’avvento del digitale ho portato sempre con me un strumento per fotografare, sia macchine compatte che smartphone. Nel 2012 ho perso la maggior parte dei miei scatti digitali a causa di un furto avvenuto in Tunisia. Da allora la mia principale preoccupazione è fare in modo sistematico dei backup dei miei files. Dal 2013, dopo una operazione al cuore e la cessazione di ogni attività lavorativa, sono rientrato al mio paese e mi occupo di fotografia».

Osservando i tuoi scatti si percepisce l’amore per la tua terra, ce ne parli?
«Ho viaggiato molto e visitato posti suggestivi, ma reputo unica la luce che abbiamo qui in Sicilia. La luce cangiante in ogni ora del giorno, il mar Jonio con i suoi colori e l’Etna con le sue ombre aiutano non poco il mio processo fotografico. Ritornando mi sono reso conto che il territorio in cui vivo è unico nel suo genere. Mi sono preposto una missione rivolta soprattutto ai miei conterranei, quella cioè di far risaltare la nostra fortuna di vivere in un territorio ricco di tesori. È un regalo della natura dato per scontato e molte volte non apprezzato, che viene continuamente deturpato da un uso personale del territorio.
Ho iniziato sui social costruendo dei siti web e delle pagine dedicate :
 https://www.facebook.com/mondomiglioreaiutiamoci
https://www.facebook.com/territorioetneo
https://www.etnacountries.cloud/

Come prendono vita i tuoi scatti?
«Normalmente faccio le mie passeggiate mattutine o pomeridiane sempre accompagnato dalla mia macchina fotografica (adesso uso prevalentemente una Canon RP e per comodità monto uno zoom Canon  24-240) e ne approfitto per scattare ciò che mi attira. Mi piace molto programmare in base agli azimut del sorgere del sole e della luna, creando dei miei progetti fotografici specifici. Ogni tanto, Covid permettendo, vado in altre località per quelli che io chiamo “viaggi fotografici”, seguendo un itinerario di durata giornaliera che ho progettato in precedenza. Amo fotografare la natura (soprattutto in close-up), i gatti, i particolari architettonici e, naturalmente, i paesaggi».

Nella tua borsa fotografica non deve mai mancare?
«Porto sempre con me un piccolo zaino in cui, oltre alla macchina fotografica, aggiungo: un mini treppiede, un soffietto a pompa, un panno antistatico e le batterie di ricambio».

Una curiosità prima di lasciarci.
«Firmo le mie foto con il mio nome reale, ma uso anche lo pseudonimo “Lapissable” che ho coniato in Tunisia. In fabbrica usavo un portamine Hb 0,7 mm per scrivere le istruzioni da seguire per la giornata, ma succedeva sovente che le disposizioni non venissero rispettate ed io commentavo (in francese) che avevo scritto con la matita sulla sabbia!».

Scopri il video dedicato all’artista

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