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“Cattooed Girls (and paintings)”

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Progetto artistico di Marianna Zampieri

Nell’arte come nelle diverse tradizioni popolari, i gatti hanno sempre avuto un posto d’onore. Per gli antichi egizi erano considerati sacri e a fianco all’uomo portavano grazia e benevolenza. Per il popolo vichingo erano considerati alleati importanti sulle navi e nei porti. Alle spose nordiche veniva regalato un cucciolo di gatto come parte integrante e fondamentale del corredo in onore della dea Freya, dea dell’amore, della guerra, della fertilità, della ricchezza e della seduzione. Forse è per questo che da sempre i gatti hanno ammaliato pittori e fotografi, per la loro sacralità, per il loro aspetto elegante o per il carattere indipendente ma a tratti conciliante…
Noi abbiamo avuto il piacere di conoscere una fotografa che per i gatti ha una vera e propria adorazione. Ha già realizzato diversi progetti artistici con gli scatti dedicati a questi piccoli felini, noi le abbiamo chiesto di parlarci del suo ultimo progetto “Cattooed Girls (and paintings)”.

Breve presentazione.
«Mi chiamo Marianna Zampieri e sono una catographer o una gattografa, come amo definirmi, quindi fotografo gatti per passione, o meglio, fotografo per passione per i gatti. Tutto è cominciato quando ho adottato il mio gatto Arthur nel 2012, e volevo trovare un modo efficace per condividere ciò che io vedo in lui quindi quale miglior modo se non attraverso le fotografie?Arthur è e rimane ancora il mio modello preferito, ma mi piace anche fotografare i gatti di strada o di colonia; ho una vera adorazione per loro, così orgogliosi, eleganti, selvaggi, li guardo sempre con la stessa ammirazione. Gestisco infatti anche una pagina facebook dedicata alle adozioni e alla raccolta di cibo per le colonie della mia zona».

Raccontaci il progetto “Cattooed Girls (and paintings)”.
«Questo progetto in particolare si compone di due fasi: la prima riguarda l’idea di fotografare ragazze tatuate con i loro gatti, che è nata un po’ come una “rottura”. Tutti i progetti precedenti sono sempre stati pensati e realizzati in bianco e nero sia per la scelta stessa dei soggetti che per la mia particolare attrazione verso questo stile. 
Ma proprio durante il primo periodo di quarantena, ho sentito il bisogno di intraprendere qualcosa di assolutamente nuovo e diverso, qualcosa che stravolgesse il mio modo ormai abituale di vedere in bianco e nero, dei soggetti che quindi obbligatoriamente mi portassero a scegliere il colore.  Quindi mi sono interrogata su quale sarebbe potuto essere il soggetto adatto ad un progetto a colori, fermo restando che i gatti dovessero comunque rimanere i protagonisti o co-protagonisti delle foto e che dovesse essere qualcosa di mio interesse; per cui i tatuaggi sono stati la soluzione: colore e bellezza insieme. Da qui la decisione di cercare e fotografare ragazze tatuate assieme ai loro gatti. La seconda fase invece è un po’ un’evoluzione della precedente: a causa delle varie restrizioni che durante l’anno mi hanno costretta spesso a sospendere i servizi fotografici, ho deciso di dare nuova vita agli scatti realizzati precedentemente andando a ricercare dei quadri, dipinti e illustrazioni che vi potessero in qualche modo assomigliare per composizione, colori e atmosfera.  Da qui l’aggiunta di “paintings” al nome iniziale del progetto. 
Adoro l’arte e con questa chiave di lettura foto-quadro ho scoperto il vero motivo per cui ho sentito il bisogno di fare foto a colori: con le foto in bianco e nero non avrei potuto fare questo tipo di abbinamento». 

Come hai realizzato gli scatti di questo progetto.
«
Alcune sono ragazze che già avevo conosciuto in precedenza, magari proprio per la comune passione per i gatti, ma molte le ho conosciute proprio grazie a questo progetto. Ho cercato tramite social, facebook inizialmente e in seguito ho creato un profilo Instagram dedicato @cattooed_girls.
Recluto quindi ragazze (e alcuni ragazzi ma prevalentemente donne) con i soli requisiti di abbondanti tatuaggi visibili e almeno un gatto che non si spaventi se entra un estraneo in casa, perché, per ovvie ragioni, i servizi fotografici si svolgono a domicilio». 

Quali difficoltà si incontrano in questo tipo di fotografia e quali le note positive.
«
La maggiore difficoltà che si può incontrare è quella che può verificarsi durante un qualsiasi servizio fotografico con i gatti, l’imprevedibilità. 
I gatti, si sa, fanno ciò che vogliono quando vogliono, e, volendo sempre e comunque realizzare foto molto naturali e senza costrizioni, devo mettere in preventivo che non tutti gli appuntamenti andranno a buon fine. Capita anche di tornare a casa a “mani vuote”, se il gatto non ha piacere di partecipare allo shooting. Di lati positivi invece ne potrei elencare a decine, ma posso riassumerli nei due principali: il poter conoscere tante persone meravigliose che condividono la mia passione per i piccoli felini e ovviamente il poter incontrare tanti gatti!».

Qual è il messaggio artistico di “Cattooed Girls (and paintings)”.
«Mi piace molto l’idea di poter accostare la pittura, vista come arte classica, a qualcosa di tipicamente più moderno come scatti che per di più hanno per soggetto donne, tatuaggi e piercing. L’abbinamento delle mie fotografie ai quadri che ho scelto, porta l’attenzione dell’osservatore a cercare le similitudini e le analogie tra le due immagini accostate. 
Mi è piaciuto trovare somiglianze davvero molto spiccate tra gli scatti e i dipinti, nonostante le fotografie siano state fatte in precedenza e senza basarmi su alcun riferimento pittorico».

Altri progetti artistici.
«Nel 2015 ho iniziato a specializzarmi nel fotografare i gatti con un progetto chiamato “Passions”. Li ho ritratti insieme ai loro umani mentre svolgono attività piacevoli, hobby o altre passioni. Progetto che si è poi evoluto in “C-AT Work, gatti che vivono nei luoghi di lavoro”, un progetto a lungo termine che ha visto da poco il suo primo traguardo, infatti dopo più di 40 capitoli realizzati, le fotografie e le storie dei gatti lavoratori sono state raccolte in 3 libri, rigorosamente in bianco e nero.
Poi è arrivato “Cats in Venice” che racconta in immagini, con l’aggiunta distintiva delle loro storie, le affascinanti vite dei gatti veneziani, unendo la bellezza dei felini a quella di una città immortale e unica (di cui già esistono già 2 libri Cats in Venice 1 e 2).
L’ultimo nato tra i progetti in bianco e nero è “Cats and their Artists”, un progetto composto da una serie di ritratti in bianco e nero di artisti noti o di spicco nel loro settore assieme ai loro gatti; una singola fotografia per coppia a dimostrazione che dietro ogni grande artista c’è sempre un grande gatto». 

Tutti i libri realizzati da Marianna Zampieri possono essere acquistati dal suo sito www.mariannazampieri.it

In copertina: Daria e Gollum, quadro associato: “Woman in Yukata with Her Cat” by Hidemi Tada

I link dell’artista

Scopri il video che abbiamo dedicato all’artista

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Tatiana e Ginger, quadro associato di un artista sconosciuto
Valentina e Mou, quadro associato: “Girl with Black Cat” by Giovanni Boldini
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Ilaria e Elvis, quadro associato dell’artista Robert Auer

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