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Illustrazioni erotiche che danzano sulle emozioni

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Luisa Cittone è un’illustratrice che dopo anni a disegnare illustrazione per libri scolastici, ha deciso di cimentarsi in un nuovo genere, decisamente diverso.

Breve presentazione.
«Luisa Cittone vivo a Milano, ho 48 anni.  Ho frequentato il Liceo Artistico e poi l’Istituto Europeo di Design, sezione Illustrazione». 

Quando hai deciso di dedicarti al disegno?
«Da sempre, sono le parole che non emetto». 

Che tipo di tecnica usi?
«Attraverso i miei studi artistici ho provato varie tecniche, tra le quali, acrilico, tempera all’uovo, acquerello, ecoline, sanguigna, carboncino, matite, tempere all’olio, su carta e su tela». 

Tu realizzi disegni erotici, come mai questa scelta?
«Prima facevo disegni per bambini delle elementari per la scolastica, per case editrici come Mondadori, De Agostini, Zanichelli,  prettamente per materie come Storia, Scienze e Geografia,  su supporto digitale (quindi tramite il programma di Photoshop e usando la Cintiq, come tavoletta Touch screen). Poi poco più di un anno fa mi sono buttata sull’erotico, ho iniziato così per gioco. Ho sempre amato l’anatomia del corpo umano (sempre per gli studi artistici)».

Sicuramente le tue opere suscitano interesse e non solo, ti è mai capitato di essere censurata o giudicata per via del tuo lavoro artistico?
«Censurata no (per ora) anche perché la mia arte è il vedo e non vedo. Per me il concetto di erotismo è sensuale, elegante, non volgare, non esplicito, non  banale.  Giudicata, beh, all’inizio ho suscitato un po’ di scalpore, essendo donna, mamma. Però è durata poco, perché chi mi segue vede quanta passione e studio c’è dietro la mia arte. E soprattutto che il mio concetto di erotismo non è pornografia».

Come nascono le tue creazioni?
«Creo set fotografici  studiati apposta sulla  scelta del modello o modella perché ognuno di loro mi suscita emozioni diverse. Mentre scatto vedo già nascere la mia illustrazione.  Studio prima tutte le pose su un taccuino. I miei modelli non si muovono in modo istintivo, ma seguendo le mie specifiche direttive. È come se fossi una regista e i modelli degli attori, scelgo gli outfit, la trama e spiego loro la scena prima di scattare. Poi da lì estrapolo i dettagli che mi servono per realizzare le mie illustrazioni».

C’è un libro, una canzone o un film che ha ispirato la tua arte o il tuo modo di vedere le cose?
«Beh, mi hanno ispirato i grandi come Milo Manara, Crepax. Poi vado ad  istinto. Logico che l’esperienza di vita è il mio vero bagaglio,  fonte di ispirazione». 

Che rapporto hai con i social?
«Direi molto buono, tramite i social riesco a far vedere e  far conoscere  la mia arte»

Cosa non deve mai mancare sul tuo tavolo da lavoro?
«Una matita».

Una curiosità prima di lasciarci?
«Finché avrò passione, la mia matita danzerà libera sulle mie emozioni».

Scopri il video dedicato all’artista

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