Davide Bart Salvemini

Diversi punti di vista per vedere il bene e il male con diversi occhi

Condividi su
Davide Bart Salvemini, un illustratore e graphic designer che ha trovato uno stile “magico”.

Quali studi hai fatto?
«Accademia di Belle Arti di Bologna e I.S.I.A d’Urbino».

Raccontaci il tuo percorso artistico.
«I percorsi con cui ci si avvicina a questo lavoro sono sempre diversi e spesso segnati da colpi di fortuna, ma spesso la fortuna bisogna crearsela. Dopo gli anni di studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna e all’I.S.I.A. di Urbino, sono partito collaborando con locali sulla riviera romagnola progettando l’identità visiva degli eventi (poster, menù, banner, video, ecc…). Da qui ho iniziato a frequentare i festival di autoproduzione underground italiani tra cui il Ratata, l’Afa, Olè, Crack, Printo Misto e altri in cui ho avuto il piacere di conoscere un panorama italiano interessantissimo con cui sono partite le prime collaborazioni e da cui è nato il mio vero percorso lavorativo da illustratore e fumettista. Da circa due anni mi sono spinto anche verso l’animazione, un mondo altrettanto fantastico dove la sperimentazione è all’ordine del giorno».

Come nascono le tue creazioni?
«In un mondo di bombardamenti visivi continui, trovare la vera fonte d’ispirazione, risulta sempre difficile. Film, libri, fumetti, videogiochi e pubblicità si mescolano in un magico calderone da cui nascono strane creature e immaginari fuori dalla realtà. Ho sempre visto i miei personaggi e le mie creature come giocattoli con cui inventare nuove storie, come quando da piccoli, stesi a pancia in giù nella cameretta, combattevamo guerre leggendarie fra Action Man e un esercito di StreetSharks e Tartarughe Ninja per un fortino fatto di Lego».

Quale esperienza lavorativa ti ha dato maggior soddisfazione?
«Non vorrei essere banalmente buonista, ma credo che ogni lavoro sia stato importante. Sia nel negativo che nel positivo ogni esperienza ha portato ad una evoluzione nello stile e nella comunicazione. Per ora credo che quello a cui sono più affezionato è Kaleido il mio graphic novel per Eris Edizioni uscito nel settembre 2018. Scrivere libri è sempre stato il mio sogno e vedere il mio sugli scaffali delle librerie è stata un’emozione fantastica».

Raccontaci come avviene il processo creativo in te.
«La creatività è una magia affascinante e sfuggevole che si nasconde nel fitto sottobosco di un mondo parallelo. Tu sei lì, teso come una corda di violino, pronto a sentire ogni minima vibrazione nell’aria. Se riesci a catturarla, ti inebria con una strana pozione che ti mostra la realtà in modi diversi. Hai poco tempo prima che lei si liberi di nuovo e svanisca tra gli alberi».

Quali sono i tuoi progetti?
«In questo momento sto lavorando ad un progetto musicale abbastanza importante formato da tre videoclip in cui sto sperimentando tantissime tecniche artistiche e stili di montaggio. Inoltre sono sulla stesura dello storyboard del mio secondo graphic novel che vedrà la luce nel 2020. Sarà uno strano e filosofico noir di fantascienza».

Qual è il tuo messaggio artistico?
«La frase che porto sempre con me, tatuata sulla pelle, è “Sapere Aude” che in latino segnica abbi la volontà di conoscere. E’ un concetto per me molto importante, soprattutto ora che siamo circondati da eventi terribili dettati da un’ignoranza vile e contagiosa. Con il mio lavoro cerco sempre di dare diversi punti di vista per vedere il bene e il male con diversi occhi».

Scopri il video dedicato all’artista

Comments are closed.