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Opere che rivelano stati d’animo e quotidianità

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Eleonora Spanalatte è una creativa determinata. Dopo anni di esperienza come Graphic designer apre la sua agenzia di comunicazione e si dedica all’arte in ogni sua forma.

Ciao Eleonora, raccontaci un po’ chi sei.
«Sono Eleonora Spanalatte, siciliana. Creativa, curiosa e determinata. Amo il bello, l’arte e tutto ciò che fa tendenza, ho un debole per la comunicazione e il marketing. Mi muovo in un territorio ampio e multiforme, che spazia dall’illustrazione e grafica alle nuove frontiere dei media digitali, sposando mestieri tradizionali e nuove logiche espressive. Faccio dei miei interessi il principale input per il mio lavoro; studio costantemente nuovi strumenti di comunicazione, la gente, le mode… me stessa».

Quando hai deciso che l’arte sarebbe stato il tuo linguaggio espressivo e qual è il tuo percorso.
«Ho sempre disegnato ma non ho mai frequentato accademie d’arte. Avevo in casa sempre a disposizione pennelli e colori (mio papa è imbianchino), il profumo di vernici era quotidianità. Mi sono sempre espressa tramite l’arte, da sempre, da quando ho conoscenza. Mi sono diplomata al Liceo Linguistico, iscritta alla Facoltà di Economia dopo due anni prendo una pausa, materie di studio spesso aride non si addicevano molto al mio spirito creativo. Muovo i primi passi nel mondo del lavoro come Graphic design. Lavoro per 12 anni presso una agenzia di pubblicità, qui ho imparato programmi grafici e sviluppato i miei disegni in vettori. Nel frattempo prendo pennelli, tele e colori ad olio o acrilici, ricreo su tela i miei disegni digitali e viceversa… un binomio strano, tanto diverso, ma mi ha portato ad esser ciò che sono. Partecipo a parecchie mostre locali e vernissage. Gli anni passano e mi concentro maggiormente nel disegno digitale ed nell’illustrazione, apro una agenzia di comunicazione @18spazi, e mi dedico al 100% all’arte in ogni sua forma. Ad oggi la mia agenzia è in vita da 6 anni».

Che tipo di tecniche usi e cosa racconti con le tue opere.
«Maggiormente disegno in digitale, ma quando voglio allontanarmi dal digitale, tela cartonata, matite, rapidograph, acrilici… è il mio kit preferito. Le mie opere raccontano i miei stati d’animo, la mia quotidianità, ciò che ho dentro, una canzone preferita, un quadro, un personaggio ai miei occhi… me stessa».

Come nascono quindi i tuoi lavori.
«Per me disegnare è necessità, è la quotidianità. Tra lavoro e hobby, ho sempre una matita in mano. E quando mi trovo “fuori forma” cerco sempre di guardarmi attorno per captare ispirazione e vedere con occhi miei la realtà e ciò che mi circonda».

C’è un soggetto che prediligi raffigurare, se sì perché.
«Sicuramente mi piace molto disegnare i mezzi busti prediligendo le donne. Non c’è un vero motivo, trovo spesso l’idea nella realizzazione di esse. Sono soggetti a metà strada fra figurativo e astratto, ogni opera rappresenta un po’ della mia essenza e la natura umana dal mio punto di vista».

C’è un’opera d’arte a cui sei particolarmente legata?
«Tutte le opere, o quasi, di Vincent Van Gogh. Ho proprio un debole per il suo tratto e per i colori usati (il blu e il giallo come se piovesse, sono i miei colori preferiti)».

Qual è il tuo sogno artistico.
«Non ho un vero sogno, ma vivere fronte mare e avere una terrazza per poter “scarabocchiare” i miei lavori e poter vivere solo di arte».

Cosa non deve mai mancare quando crei.
«Tablet, penna e musica».

Una curiosità prima di lasciarci.
«Che dire, sono consapevole di avere tanto da imparare e sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli che mi portano a sperimentare nuove tecniche».

I link dell’artista

Scopri il video che le abbiamo dedicato

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