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La forza istintiva del colore si mescola alle parole

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Stefano Radaelli è un pittore astratto che ha sempre coltivato la passione per l’arte anche attraverso la fotografia. Oggi realizza opere usando vecchi quadri a cui ridà nuova vita.

Breve presentazione.
«Sono Stefano Radaelli, ho 49 anni e vivo a Monza».

Quando hai capito che l’arte era la tua strada.
«Sono  stato  sempre  appassionato  d’arte  e  fotografia, all’inizio  pero  era  la  fotografia  quella  a  cui  dedicavo  il mio  tempo  e  la  sperimentazione poi  circa  un  anno  fa  in  occasione  del  primo  lockdown  ho  iniziato  a spatolare  colore  nel  mio  garage  e  ho  capito  che  quel  gesto  era  molto  liberatorio».

Come mai hai scelto la pittura astratta.
«Lavoro  in  un ufficio  commerciale  e  ho  sempre  a  che  fare  con  numeri  e  codici, avevo  bisogno di qualcosa  che  si staccasse  totalmente  dagli  schemi  e  la  pittura  astratta  per  me  è  un  atto  totalmente  istintivo».

Per realizzare le tue opere usi materiali di riciclo, ce ne parli?
«Dipingo  su  qualsiasi  superficie, di  solito  su  cartoncini  o  anche  su  cartone  e  legni  che  sarebbero  da buttare. Ultimamente  compro  quadri  nei  mercatini  e  sovrapponendomi  in  parte  con  il  colore  tento  di ridargli  nuova  vita».

Come prendono vita le tue opere?
«Il  mio  processo  artistico  è  forse  strano perché prima  mi  lascio  trasportare  dal  colore  e  realizzo  il  quadro  poi, il giorno  dopo,  mi  siedo  davanti  al  quadro  con  una  pila  di  riviste  e  sfogliando  ad  istinto  trovo  le  parole  che vogliono  che  facciano  parte  del  quadro».

C’è una corrente artistica o un pittore in particolare a cui ti ispiri?
«
Non  mi  ispiro  a  nessuna  corrente  in  particolare,  sono  assolutamente  curioso  di  qualsiasi  forma  d’arte  che mi  possa  ispirare  ed  arricchire».

Quale colore non deve mai mancare nella tua tavolozza?
«Il nero  perché è  il  colore  che  serve  a  confrontarti».

Qual è il tuo messaggio artistico?
«In  quasi  tutti  i  miei  quadri  compaiono  delle  parole  che  quasi  inconsciamente  e  casualmente  mi colpiscono  e  diventano  il  messaggio  finale  del  quadro».

A quale progetto stai lavorando o vorresti dedicarti?
«Il  progetto  attuale  è quello di  recuperare  vecchie  cornici, anche  barocche  e  modernizzarle  con  le  mie  opere».

I link dell’artista

Scopri il video che gli abbiamo dedicato

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