Marika è un’artigiana e pittrice che attraverso i suoi monili porta avanti una tradizione antica, ma ricca di emozioni e colori.
Breve presentazione.
«Ciao, sono Marika, vengo da Gravina in Puglia, un piccolo paesino della Murgia e sono un’orafa. Il mio percorso nasce dieci anni fa, quando durante gli studi universitari, ho scoperto la bellezza del mondo dei metalli. Mio nonno e mio padre erano dei fabbri, quindi forse da sempre ho il “metallo nel sangue”. Ho iniziato da autodidatta, durante gli studi universitari, nel laboratorio orafo di mio cugino il quale mi ha accompagnato alla scoperta di questo fantastico mondo fatto di argento e pietre preziose».
Come nascono i tuoi preziosi.
«Oggi ho uno spazio tutto mio, dove creo, anzi parlo, isolandomi dal mondo, immergendomi nel mio Io. È quasi una forma di meditazione per me, riesco a perdermi nel luogo e nel tempo soprattutto, occupandomi solo del mio interno. I miei lavori vengono creati in argento o ottone, abbinando pietre naturali e non».
Realizzi anche su commissione?
«Realizzo anche su commissione e nel momento della progettazione coinvolgo l’acquirente al 100%, invitandolo a guardarsi dentro, perché il gioiello non solo si indossa o si sfoggia; fin dall’antichità è stato indossato come un talismano, una protezione e vorrei portare avanti questa filosofia soprattutto oggi che siamo nell’epoca del consumismo. Io lo chiamo tatuaggio mobile».
Sei anche pittrice…
«Mi piace prendermi cura della mia mente con la terapia dell’arte, infatti a tal proposito a volte dipingo tele. Non ho una tecnica precisa ma quello che faccio è giocare, se così si può dire, con i miei stati d’animo, le mie emozioni e i colori. Sono laureata come educatrice con una tesi in intelligenza emotiva pertanto per me è importante questo esercizio di tanto in tanto e lo apprezzano anche i bambini».
Come stai vivendo questo particolare momento storico.
«In questo periodo buio sto ritrovando la “luce”, mi sono rimboccata le maniche e ho intrapreso un Master in Design del Gioiello. Ho deciso che questa sarà la mia strada, quella dell’arte dell’artigianato, ho deciso di voler portare la mia voce tra la gente, in chi nei miei gioielli trova un po’ di sé».
Un saluto prima di lasciarci.
«Spero di essere riuscita, in poche parole, a farvi cogliere l’essenza del mio lavoro e della mia creatività».
I link dell’artista
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