Fax.75

Colori e forme esprimono amore per l’arte e per il mondo del circo

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Fax.75, è un pittore, musicista e performer circense che ci racconta e ci porta nel suo fantastico mondo.

Breve presentazione.
«Artisticamente nasco come batterista e il mio percorso dal 1992 ha avuto molte strade con la possibilità di incontrare artisti di ogni tipo, fino a quando uno di questi in veste di didatta mi ha detto: “…devi riuscire a manifestare oltre la musica la tua creatività per migliorare la musica stessa…” Così tutto è cominciato».

Come nasce Acrilico.75 o è meglio chiederlo a Fax.75?
«Acrilico è l’alter ego pittore di Fax batterista. Come il dottor Frankenstein ho creato l’Acrilico Squad che è una specie di comune di personaggi alquanto caratteristici».

Che tipo di tecnica usi?
«Uso solamente acrilico e pasticcio colori e forme su legno sempre riciclato e che mi viene offerto spesso dai cassonetti dell’immondizia. Le forme e materiali ritrovati sono un’ottima fonte di idee che mi danno una visione oltre le tele con formati standard che si trovano in commercio. Alcune opere sono nate proprio dalla forma del supporto stesso».

Osservando le tue opere si nota subito la passione per il circo, ce ne parli?
«Il circo… un mondo fantasticamente controverso e affascinante. Sono sempre stato attratto dagli artisti e soprattutto dal contesto del circo che nasceva nei primi anni del ‘900. Dopo aver cercato invano la mia linea stilistica in panorami vari e oggetti che non facevano parte del mio essere creativo è uscito il mio primo esperimento sul freak-show (il circo formato dai fenomeni da baraccone). Ed è proprio questo il mondo in cui sono realmente entrato. Ho capito così quale fosse la mia linea stilistica nel momento in cui quello che facevo mi piaceva, e soprattutto arrivava diritto all’attenzione delle persone».

Tu sei anche un performer e musicista, cosa vuol dire far parte del mondo circense?
«Proprio così, una serie di coincidenze che forse erano già segnate mi hanno messo davanti alla possibilità di conoscere questo incredibile mondo anche dal punto di vista musicale e la possibilità di “vivere” all’interno dei miei dipinti mi dà la possibilità di avere nuove idee, colori, soggetti. Il circo nel quale lavoro è il Petit Cabaret 1924, nello specifico è senza animali e come nella comune di Acrilico, ci sono vari tipi di artisti che sono abili in tutto: lo spirito della condivisione è sincero e leale, tutti lavorano per uno scopo comune, in tutte le attività che vanno anche oltre lo show».

Qual è il tuo messaggio artistico?
«E’ importante avere sempre una riconoscibilità che determina una tua personalità. Quando qualcuno vede un mio lavoro non deve rimanere indifferente a costo di non essere apprezzato. Se si cerca una natura morta non sono certo io che posso soddisfarne la richiesta. Nella musica è lo stesso, la differenza tra un bravo musicista e un artista è proprio che un artista non sa fare un po’ di tutto, ma una sola cosa che lo contraddistingue».

Quali i tuoi progetti futuri?
«Nella pittura continuerò a dipingere senza sosta, perché mi fa bene e perché fa bene alla mia musicalità, e come nella musica è nei grandi numeri che si trovano i pezzi forti. Per quanto riguarda gli show, il Petit Cabaret 1924, appena sarà possibile, sarà lieto di ospitare chi vorrà venire a conoscere questo fantastico mondo».

Qualche curiosità su di te?
«Negli anni sto imparando che dobbiamo imparare a leggere e ad ascoltare i messaggi del destino che non sono mai casuali. Mi affascinava il circo e un giorno ha suonato alla mia porta».

Scopri il video dedicato all’artista

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