Evelina Larzio

La storia degli “ultimi” raccontata attraverso le tele

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progetto artistico di Evelina Larzio

Immigrazione, un argomento tanto dibattuto soprattutto in Italia, abbiamo chiesto a Evelina Larzio, un’artista sensibile all’argomento, di raccontarci l’idea del suo progetto “Ultimi: ti racconto una storia”.

Parlaci del tuo progetto.
«Il progetto “Ultimi: ti racconto una storia” consiste in una mostra connessa a una serie d’iniziative a scopo benefico con l’associazione “NES – Nessuno è Straniero” che da due anni cura l’accoglienza e l’inserimento sociale di immigrati nel territorio italiano avendo già portato a buon fine una serie di attività quali il conseguimento di titoli di studio e l’inserimento nel mondo del lavoro a beneficio degli ospiti della struttura».

Qual è l’obiettivo?
«L’iniziativa, in particolar modo è volta alla creazione di un corridoio umanitario per accogliere una famiglia che fugge dal conflitto in terra siriana e che, al momento, ha trovato ricovero in un campo profughi in Libano. In tutto ciò la mia mostra diventa strumento per poter conferire risorse economiche a questo progetto, in quanto parte del ricavato dalla vendita dei miei lavori verrà devoluto a questa causa».

Cosa troveremo nella mostra?
«La connessione tra la mia mostra ed il progetto di accoglienza di NES è presto detta: io parlo degli ultimi, di persone di cui il mondo pare essersi dimenticato, ne ho inventato le storie, i miei racconti, per poter restituire loro la dignità di un passato vissuto a pieno, e questo è il “fil rouge” che lega le vite di chi in questo momento è sradicato dalla propria terra, tradito da chi aveva il dovere di proteggerlo costringendolo a fuggire da una terra martoriata subendo l’onta dell’oblio, oltreché violenze inaudite».

Scopri il video dedicato al progetto
https://youtu.be/Ix_oezg3sb4

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