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La precisione come costante in ogni disegno

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Elisabetta Agostini, disegnatrice e illustratrice che prediligi raffigurare i volti e a volte anche l’anatomia del corpo umano.

Breve presentazione.
«Ciao, sono Elisabetta Agostini, ho 33 anni e sono di Roma. Ho frequentato l’Istituto d’Arte specializzandomi in Grafica pubblicitaria e Fotografia».

Come e quando hai deciso di dedicarti all’arte?
«Sono un’illustratrice e per me l’arte è qualcosa di fortemente ancorato al mio animo: mi si presenta sotto ogni forma da quando ero piccola. Iniziai a disegnare quando avevo circa 5 anni e da allora non ho mai smesso».

Che tipo di tecnica usi?
«Le mie creazioni mutano continuamente, cercando di raccontare attraverso loro qualcosa di me. Ho sempre disegnato con la matita di grafite, la pittura in sé non mi ha mai stimolato granché, fino a quando mi sono regalata un iPad e ho sperimentato il disegno digitale… mi sono innamorai perdutamente di questa tecnica e da allora non l’ho più abbandonata!».

Come definisci il tuo stile?
«
La parola d’ordine di tutte le mie opere è “precisione”. Infatti, non dimenticherò mai il mio insegnante delle superiori che mi diceva “la precisione, Agostini, questa è la tua arma”. Presi il suo consiglio molto sul serio, per questo sento di poter dire che la precisione e la pulizia del tratto sono due costanti in ogni mio disegno. Mi piace che la rappresentazione dei miei soggetti sia nitida e definita per esprimere al meglio la mia sensazione di quel momento».

E con tre aggettivi?
«Uniforme, monocromatico e umorale».

Quale soggetto preferisci raffigurare e perché?
«I soggetti che rappresento possono variare, ma ciò che prediligo sono i volti e occasionalmente mi cimento nella raffigurazione di soggetti a figura intera. Mi stimola moltissimo impegnarmi per perfezionare lo studio dell’anatomia».

Come nascono le tue opere?
«Le mie opere nascono principalmente dal mio stato d’animo anche se non sono troppo sicura che questo arrivi poi all’osservatore finale. Una cosa è certa: più sono arrabbiata o felice, più mi sento ispirata a rappresentare questi sentimenti con un disegno. Di solito le opere che ho creato quando mi ritrovavo in uno stato d’animo particolare sono quelle che attirano maggiormente l’attenzione degli utenti sui social e questo mi fa ipotizzare che forse una qualche emozione riesco a trasmettere».

Cosa non deve mai mancare sul tuo tavolo da lavoro?
«
Sul mio tavolo da lavoro non può mancare il mio PC, una tazza di caffè, e musica di sottofondo».

A quale progetto stai lavorando o vorresti dedicarti?
«Attualmente sto lavorando ad alcuni ritratti che avevo in sospeso da tempo, e con pazienza e dedizione sto cercando di elaborare un Artbook contenente le mie opere e i pensieri ad esse correlati».

Qual è il tuo messaggio artistico?
«Il mio è più un messaggio a chi si avvicina al mondo dell’arte o a chi ne fa già parte da tempo come me, ed è quello di non smettere mai di impegnarsi, lavorare sodo, studiare, leggere e metterci tutta la passione che si possiede in ciò che si fa nonostante gli ostacoli che possono presentarsi sul percorso».

Una curiosità prima di lasciarci.
«Quando disegno, la mia cagnolina si accuccia sulle mie gambe. Lei non mi lascia mai e devo dire che è un’ottima osservatrice! A volte contribuisce alla realizzazione dei miei disegni… Vi mando un saluto e un abbraccio».

Scopri il video dedicato all’artista

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