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“Corpo Antico” di Giovanni Lombardini alla Galleria Zamagni Arte

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Rimini – Sabato 13 aprile dalle 17.30 alla Galleria Zamagni Arte di Rimini inaugura “Corpo Antico” di Giovanni Lombardini a cura di Livia Savorelli con il patrocinio del Comune di Rimini.

VERNICE – Sabato 13 aprile 2024 dalle 17.30 Galleria Zamagni Arte. Ingresso libero

Una mostra con un’identità trasversale che, come sostiene l’artista, contiene “germogli di novità”. Un progetto di ricerca e studio costruito da Giovanni Lombardini e Gianluca Zamagni originato da un pensiero che è l’anima di questo percorso.
«Oltre a lavorare a opere nuove, mi sono concentrato anche su quadri che non avevo ancora preso in considerazione. Opere che hanno una loro identità trasversale rispetto ai miei temi più noti, che contengono, viste a distanza di tempo nuove emozioni. Il tempo restituisce, riaffiora, ritrova. Il mio “Corpo Antico” affonda le radici nella mia infanzia di quando seguivo il solco cercando tra le zolle le schegge della guerra. La terra rivoltata “restituiva” sempre qualcosa. Ecco, con il tempo le mie opere, restituiscono stimoli e originano nuove sperimentazioni».
Giovanni Lombardini

Quella di Giovanni Lombardini, artista originario di Coriano, è una narrazione poetica attraverso il colore sfuggente catturato “nel momento” all’apice dell’impatto visivo quando impugna come un maestro d’orchestra, la sua bacchetta. È una tecnica che non prevede l’uso di mezzi canonici del fare pittura come pennelli e tele. Trovata la giusta viscosità del colore versato sulla tavola di formica, l’inclinazione del polso “muove” e il resto avviene in modo naturale secondo la legge di gravità, assecondando le proprietà stesse dei materiali. Basta scegliere un punto fermo su cui ruotare, un centro possibile, o forse sarebbe meglio dire un de-centro. La colata non prevede ripensamenti è immediata e deve essere eseguita nel tempo che la densità del colore impone. Questa tecnica non permette di tornare indietro. “Osservo attentamente lo scivolamento del colore nel percorso indicato ed è per questo che mi sembra di dipingere più con lo sguardo che con le mani” dichiara Lombardini.
La laccatura finale che l’artista definisce T.S.O. ovvero Trattamento Superficiale Obbligatorio, rende le opere specchianti e profonde: lo spettatore che vi si pone davanti diventa lui stesso parte integrante del quadro. La fonte d’ispirazione dei lavori, fonda le radici nell’esplorazione della fenomenologia ispirata al mondo naturale. Un ecosistema rurale nel quale l’artista ha sempre vissuto che è quello della natura, della terra, dei colori delle stagioni.
«“Corpo Antico” offre allo spettatore una selezione dei cicli. Brine, Rime, Pietre Preziose, Scie, Inventari, Fiori Finti, Rami secchi o dei dardi vendicatori, Corpo antico… Sono le serie di lavori degli ultimi vent’anni che mi appaiono appropriati alle rappresentazioni oscillanti tra astratto e figurativo e che rappresentano un concetto mai casuale. Amo la scrittura e le parole che trasformo con il colore nella mia personale poesia» dichiara Lombardini.
Livia Savorelli curatrice della mostra scrive: «“Corpo antico” è un dialogo immaginario con il caso che genera effetti stupefacenti, rivitalizzati da sguardi altri e impreziositi da inaspettate compresenze, è un germoglio di novità e nuova ricerca, prelude a un nuovo percorso in equilibrio tra astratto e figurativo che evoca risonanze profonde, con rimandi all’antropologia e al mondo degli archetipi visivi».
Lombardini oppone la lentezza della creazione, riporta l’attenzione sull’immagine, catturando lo sguardo dell’osservatore, annullando il rumore di fondo, imponendo una silente contemplazione e la possibilità della mente di non precludersi il piacere della scoperta, per attivare la propria immaginazione e per andare oltre il rappresentato, verso sempre nuovi e personali spiragli di senso.
La mostra Corpo Antico è visitabile a ingresso libero fino a sabato 18 maggio. Grazie alla collaborazione con Aldo, Monica e Mauro prosegue contemporaneamente “fuori galleria” in un percorso espositivo alla Clinica Merli di Rimini dove si potranno ammirare le opere monumentali.

La mostra, accompagnata dal catalogo edito da NFC Edizioni, sarà visitabile dal 13 aprile al 18 maggio 2024, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Luogo: Zamagni Arte, via Dante Alighieri n. 29-31, Rimini (RN)
Info e contatti: info@zamagniarte.it / www.zamagniarte.it / 335 7016352 – 0541 14 14 404

Giovanni Lombardini con le sue opere

Biografia dell’artista – Giovanni Lombardini è nato nel 1950 a Mulazzano di Coriano (Rimini). Ha compiuto gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, con i docenti Pierpaolo Calzolari, Elio Marchegiani, Concetto Pozzati. Nel 1972, la sua opera “Scarpe con erba” diventa immagine per il manifesto pubblicato dall’Accademia di Urbino. La presenza materiale delle cose e degli oggetti ha condotto, negli anni ’70, la sua ricerca su binari dichiaratamente poveristi. Dai primi lavori con l’erba (1971-72), alle scritte e alle stelle di sapone (1973-74), fino alle grandi superfici pittoriche, ottenute per strofinio di petali e fili d’erba su tela. La scelta dei materiali è ricavata da una cognizione sia sulla primarietà dei fenomeni naturali che sulla struttura fenomenica dei comportamenti sensoriali. Dagli anni ’80 la sua ricerca si sposta tendenzialmente su materiali più tecnologici, quindi superfici lucide e non assorbenti, come ad esempio colate di vernici al rame e bronzo su lastre radiografiche vergini (1987). Dal 1993 le opere recenti di Lombardini sono incentrate su luce, colore e riflesso. Nascono dalla scoperta e dall’uso sperimentale di materiali inconsueti: colori mordenti e acrilico lucido trasparente applicati su formica, su tavola o su carta.

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