“Challenge Special”
Tecnica: Sand, polylactic acid, resin and acrylic/ dimensione 50 x 28 x 27 cm
«”Challenge Special” is an artwork created by the innovative Italian artist Mark Sugar.
NFT backed by 1/1 real world sculpture signed by the artist. The sculpture debuted at an art exhibition at Palazzo Facchi (Italy), an historical palace from the XVIII century, decorated by the renowned architect Antonio Tagliaferri. The exhibition took place in October 2021.
“Challenge Special” è un’opera d’arte creata dall’innovativo artista italiano Mark Sugar.
NFT supportato da una scultura 1/1 del mondo reale firmata dall’artista. La scultura ha debuttato in una mostra d’arte a Palazzo Facchi (Italia), un palazzo storico del XVIII secolo, decorato dal famoso architetto Antonio Tagliaferri. La mostra si è svolta nell’ottobre 2021».
“Element Zero”
Tecnica: Iron, polylactic acid, resin and acrylic / dimensione 73 x 70 x 70 cm
«It is the representation of the genesis of a photon, in relation to the origin of life.
A tangible synergy between the structure itself and the sequence of prime numbers.
By making them oscillate in controlled movement on only two axes (x, y), the origin of the light is perceived.
È la rappresentazione della genesi di un fotone, in relazione all’origine della vita. Una sinergia tangibile tra la struttura stessa e la sequenza dei numeri primi. Facendoli oscillare in movimento controllato su due soli assi (x, y), si percepisce l’origine della luce».
CHI E’ MARK SUGAR
«Marco Zucchero (in arte Mark Sugar) nasce il 29/01/82 sul lago di Como.Dopo un’infanzia vissuta tra il Canton Ticino (Svizzera) e le colline tra Bergamo e Lecco, si trasferisce a Brescia con la madre nel 1993. Nel 2004, dopo un’esperienza di lavoro e studio a Würzburg in Germania prima e a Copenaghen in Danimarca poi, si stabilizza definitivamente a Roncadelle (Bs). Attualmente vive a Brescia. Ha frequentato l’istituto Camillo Golgi, si innamora subito della grafica pubblicitaria, e in un secondo momento si appassiona a discipline come arte, fotografia e storia dell’arte.
Dopo il diploma si specializza all’istituto IAL in Web & Net Master e inizia a lavorare a 360 gradi nell’ambito creativo.
Nel 2011 si appassiona alle stampanti 3D, e di tutto il mondo che gira intorno alla tecnologia FDM (Fused deposition model). Inizia a immaginare un mondo diverso, come la condivisione di progetti che richiedono competenze all’apparenza molto distanti tra loro, ma in realtà con connessioni ben precise. Attraverso la prototipazione e l’eventuale “prodotto finito”, intravede un settore in forte crescita, ora accessibile a tutti, sia in termini di investimento economico che in competenze tecniche.
Inizia a studiare tutto l’universo dei polimeri tecnici e biosostenibili, immaginando una serie di soluzioni per varie tipologie di applicazioni. Dal settore medicale, a quello architettonico, dal mondo dei giocattoli, al design industriale, fino all’ambito delle sculture artistiche.
Nel 2015 a Milano, è fondatore di Abiontek S.r.l società di biotecnologie dedita all’importazione, allo studio e analisi di principi attivi organici di origine naturale, collaborando con l’istituto Insubrico “Ricerca per la vita” di Varese, gli Spedali Civili di Brescia e con il Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale sezione di Microbiologia dell’università di Brescia. Gli obiettivi di questi percorsi di ricerca riguardavano, la possibilità di rendere un polimero plastico antibatterico senza addizionare nel pezzo finito, i classici metalli antibatterici (Cloro, Zinco, Rame e Argento) ma bensì soluzioni naturali, bio-sostenibili, meno tossici ma altrettanto efficaci, secondo normativa internazionale ASTM (Standard Test Method for Determining the Activity of Incorporated Antimicrobial Agent(s) In Polymeric or Hydrophobic Materials).
Un altro percorso di forte rilievo è stato quello riguardante il tema del magnetismo, più specificatamente la magnetostatica, quel fenomeno per cui alcuni materiali sono in grado di attrarre il ferro nonché trasmettere tale capacità ad altri.
Il percorso di ricerca più complesso ma soddisfacente si svolge nell’ambito delle stampa 3D, conclusasi con il deposito di un brevetto industriale dal nome “Una base di stampa a 3d per filamenti di polipropilene e un procedimento per la preparazione della stessa”.
Nella primavera del 2017, in collaborazione con Fabula 3D, fonda Spinner Store Italia, start-up dedicata al mondo dei giocattoli, dove progetta ben 370 modelli diversi di Fidget Spinner, le famose trottole antistress americane, costituendo una collezione unica nel suo genere, affacciandosi prevalentemente a mercati come Russia, Olanda, Svizzera, Lussemburgo, Germania, Belgio, Canada e Australia.
Nel 2018 perfeziona il progetto Mark Sugar 3D Tech, un vero e proprio service di prototipazione, sviluppato in co-working, concentrato sulla produzione rapida utilizzando polimeri tecnici come il Polipropilene, il Petg addizionato da fibre metalliche, sperimentando di continuo nuove mescole speciali sia per il settore industriale, sia per il settore artistico.
Il percorso prettamente artistico nasce verso il 2015, in primis dalla voglia di creare un percorso concettuale utilizzando due elementi estremi come la creatività in sinergia alla tecnologia FDM; e allo stesso tempo dall’intenzione di riciclare e riutilizzare materiale di scarto, prevalentemente PLA, acido polilattico estratto da mais, per sviluppare e materializzare sculture, la maggior parte su commissione.
Le esposizioni e le varie collaborazioni lo spingono prima a New York, poi a Londra, Lugano, Barcellona, Valencia, Milano e attualmente Brescia.
Nell’estate 2019 è scelto come artista ufficiale per quanto riguarda la realizzazione del trofeo de “La giostra di Brescia” una manifestazione storico-rievocativa in stile medievale, che si svolge dal 1999, in Piazza della Loggia, affermandosi ogni anno, come evento di successo e di forte richiamo turistico.
Non si colloca e non vuole collocarsi in un movimento o in una tendenza artistica particolare ma diventa per lui imperativo trovare una via per concretizzare la sua creatività. Egli vuole semplicemente “essere” un creativo 3D Maker. Un maker appassionato, confezionatore della realtà ma anche del sentimento. Si ritiene per questo un artista di pop-concettuale».
Progetti in corso o futuri dell’artista.
«Vittoria Alata of Brixia, Challenge e Photon Origin.
Nel 2022 continuerà il suo percorso nel mondo della cryptoarte dove le proprie capacità digitali proveranno a posizionarsi tra i principali player di una nuova e radicale frontiera dell’arte, attraverso gli Nfts (acronimo di non-fungible token) certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale.
La collezione “Vittoria Alata of Brixia in the universe” per esempio, è la prima generazione in assoluto della versione digitale della storica “Vittoria Alata di Brescia”. La collezione della scultura è stata lanciata sulla piattaforma Opensea nel settembre 2021 dall’artista bresciano. La collezione nasce per sottolineare l’importanza della storia e della cultura italiana e bresciana nello spazio cripto e riflette l’individualità e l’unicità di ogni donna resiliente.
La collezione si basa sulla blockchain di Ethereum, (attualmente sono disponibili in vendita le prime 12 versioni con un prezzo che varia dai 0,2 ETH a 1 ETH) e comprenderà un totale 256 versioni uniche. Ogni settimana ne verrà generata una e alcune avranno caratteristiche particolari. Colori, riflessi e texture unici.
Vittoria Alata of Brixia Collection – Collection | OpenSea
Per lanciare la collezione “Challenge”, collabora con la società Alkemint, i quali si sono offerti di prendere in carico la prima versione dell’opera dedicata a tutto quell’insieme di diritti universali legati alla donna, specificamente a tutti i diritti alla vita nel mondo attuale. Grazie a questa sinergia con Alkemint scopre la blockchain Algorand, per mezzo della quale 3 versioni NFT della Challenge sono state vendute nel gennaio 2022, attraverso la piattaforma AB2Gallery tra i 200 e i 650 ALGO.
Queste vendite a inizio 2022 sono state le le prime vendite assolute di un NFT con versione fisica collegata a Brescia.
AB2 Gallery | Address 4CWEF5W6MXMI7IOBDOBDSPY26CEEPEUETQW4X3Z6BBDTZBSJY7HZFY3QVA
La collezione “Photon_Origin”, deriva da un progetto nato circa 10 anni fa, tutti gli NFTs presenti, includono uno studio della rappresentazione della genesi di un fotone, in relazione all’origine della vita. Una sinergia tangibile tra la struttura stessa e la sequenza dei numeri primi. Facendoli oscillare in movimento controllato su due soli assi (x, y), si vuol far percepire l’origine della luce.
I drop sono presenti nella piattaforma Opensea, sulla blockchain Ethereum.
PHOTON_Origin – Profile | OpenSea».
Element Zero diventa una collezione di 99 NFT unici. Lo studio dell’origine del fotone. L’opera d’arte fisica di Mark Sugar, “First element” si trasforma in una collezione di Nft. I corridoi dei numeri primi, ancora nessuno ha mai capito come si formano e a cosa servono. Attraverso la creazione di otto sezioni ho sviluppato una rappresentazione della nascita della vita riproducendo un fotone grazie alla combinazione di pixel corrispondenti ai numeri primi.
Element Zero Collection – Profile OpenSea
Alcuni sui link:
https: //www.marksugar3d.com/
https://opensea.io/Mark_Sugar
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