Alessandra Russo per “Collettiva AsD/Back to Art”

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“Amore a prima vista”

Pastello secco su carta Clairfontaine/dimensione 40×60 cm

«Il cinema quando si fa arte è emozione pura. Fotogramma riproposto del piccolo Totò ammaliato dalla magia della settima arte».


Ho gli occhi nel cuore

Acquerello e inchiostro anno 2023/dimensione 29,7 x 42 cm

“Il mio cuore vive molto spesso nei miei occhi che osservano, disegnano, leggono, si chiudono stanchi e a volte piangono…”

CHI E’ ALESSANDRA RUSSO
«Ciao, sono Alessandra artista illustratrice e pittrice. Da 4 anni ho ripreso a fare arte con costante lavoro giornaliero e notturno, esborsi da shopaholic di prodotti di belle arti, corsi per scoprire nuove tecniche e nuovi maestri e mi sento pronta a dirmi artista illustratrice e pittrice. Le tecniche che uso sono l’acquerello, il disegno e l’illustrazione con l’inchiostro e la pittura con i pastelli secchi. Sto studiando la pittura ad olio, medium che adoro per la resa pittorica. La mia poetica artistica è impregnata della mia vita ed esperienze, della curiosità che provo verso le differenti culture e forme di espressione, dell’amore per la letteratura e il cinema, i musei visitati e le opere studiate o amate a prima vista. Ho sempre avuto una predilezione per la figura umana e le sue mutevoli e innumerevoli caratteristiche, amo ritrarre – su commissione o meno- e questa mia passione mi sta portando in un viaggio molto personale ove uso me stessa come reference. Un motivo è di ordine pratico: non trovo le pose che vorrei senza il timore di incappare in violazioni di copyright – sebbene le mie opere siano ispirate e non copie conformi delle reference. Un altro è più intimo: sta nel mio desiderio di poter esprimere/scoprire a fondo ciò che sento l’urgenza o la voglia di comunicare. Il mio dipingere e disegnare donne con o senza vestiti vuole promuovere il mio pensiero aperto e scevro da ogni volgarità verso il nudo artistico, l’arte erotica e il corpo umano. Scegliere di ritrarre me stessa è mettere su carta le mie emozioni e sensazioni più vere e profonde, una sorta di terapia non narcisistica dato che mette in risalto anche parti disturbanti, perché l’arte può e deve veicolare qualsiasi sensazione e intenti non solo quelli rassicuranti e belli».


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—>Link dell’esposizione<—

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