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Immagini che viaggiano sulle le ali della fantasia

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Andrea Moretti è un disegnatore davvero particolare per la scelta dei suoi soggetti e per l’effetto che vuole dare alle sue opere. E’ il disegnatore che ti porta in un’altra dimensione.

Breve presentazione.
«Ciao mi chiamo Andrea, sono nato a Parma il 9 settembre del ’68, vivo a Borgo Val di Taro in provincia di Parma. La mia attività principale è il disegnatore meccanico presso un’azienda in Parma città. Naturalmente dopo avere impegnato le mie ore al lavoro seguendo gli schemi rigidi del disegno tecnico, a casa ho la necessità di dare libero sfogo alla fantasia, e al colore. Sono appassionato di sport e di volo in Aliante, l’attività fisica la pratico di frequente, mentre il volo in Aliante purtroppo ormai sporadicamente. Forse anche per questo motivo sono attratto da tutto ciò che di tecnologico vola, sia nella nostra atmosfera ma soprattutto ciò che vola (si muove) al di fuori dell’atmosfera terrestre».

Come è nata la tua passione per il disegno e che percorso hai intrapreso.
«La passione per il disegno e per l’illustrazione di soggetti futuristici inizia tanti anni fa, quando da ragazzino iniziai a guardare il cartone animato giapponese Ufo Robot Goldrake. Riempivo i quaderni di scuola con disegni e schizzi di personaggi e storie inventate sulla falsariga del cartone animato. Inoltre ho un lontano ricordo sfumato dal tempo quando giocando con mio fratello nel piazzale davanti casa, all’improvviso sentimmo un forte e assordante rumore, d’un tratto vedemmo passare a poche decine di metri dal tetto delle case una sagoma affusolata con due piccole ali, nella parte posteriore fuoriusciva un fumo talmente nero che quasi nascondeva in prospettiva la forma dell’aereo… era un F-104 Starfighter.
Da allora cominciai a disegnare questo strano oggetto e correndo con le braccia aperte iniziai a simulare il volo, in me presero forza due grandi passioni, il disegno e il volo. Dopo la scuola dell’obbligo intrapresi gli studi di discipline artistiche, frequentando il corso di Decorazione Pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte di Parma. La necessità di imparare le tecniche pittoriche classiche e la voglia di sperimentare nuove tecniche era talmente forte che mi portò a frequentare e a diplomarmi in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1991. Passano gli anni, le situazioni, le esperienze, i casi della vita mi portano su altre strade, però la pittura, i disegni, le illustrazioni di Navi Spaziali e di paesaggi surreali rimangono sempre vive nella mia mente».  

Con quale tecniche rappresenti i tuoi soggetti.
«Sono attratto dal surreale e dalle illustrazioni di navi spaziali, adoro tradurre sul foglio o sulla tela paesaggi onirici esistenti solo nei miei sogni e nella mia mente. Inoltre quando dipingo le navi spaziali che viaggiano a velocità elevatissime in un universo sconosciuto, cerco di imprimere alla rappresentazione pittorica tutta quella precisione tecnica che necessita, quasi come se fossi stato io il progettista. Nella realizzazione dei miei elaborati utilizzo varie tecniche pittoriche (acrilico, acquerello, china, chiaroscuri a matita, chiaroscuri con biro Bic e altro), per dare corpo e vita alle navi durante i loro viaggi spaziali e alle rappresentazioni di paesaggi di natura surreale, iniziando sempre dal disegno classico a matita».

Come descriveresti il tuo stile.
«Ad ogni elaborato cerco di imprimere un mio stile, credo anche, che lo stile pittorico sia dettato dallo stato d’animo che uno vive durante le varie fasi del dipinto o del disegno, di conseguenza ogni opera potrebbe trasmettere vibrazioni diverse.
Un unico denominatore comune per i miei lavori è quello di cercare di fare sembrare dipinti risalenti agli anni Settanta e Ottanta, infatti esistono tanti illustratori di soggetti fantasy nati in quegli anni, però il maestro che mi ha emozionato durante la mia infanzia con i suoi dipinti e da cui nasce la mia ispirazione è l’illustratore Chris Foss. Al termine di ogni mio lavoro aggiungo al titolo anche: “Rappresentazione stile retrofuturista” appunto per imprimere un’aroma vintage».

Realizzi opere su commissione?
«Per il momento realizzo opere solo per la mia passione e divertimento. Potrei essere anche disposto a realizzare opere su commissione se qualcuno fosse interessato al mio lavoro».

Qual è il tuo sogno artistico.
«Il mio sogno artistico è quello di essere riconosciuto un domani solo guardando le mie opere e senza guardare la firma. Per questo non firmo mai i miei lavori sulla parte frontale, metto la firma e il titolo sulla parte posteriore, quella che nessuno vede».

Cosa non deve mai mancare quando disegni.
«Non deve mai mancare la musica, quando disegno accendo la radio e la tengo con il volume alto».

Una curiosità prima di lasciarci.
«Le rotte interstellari che percorro con le mie tele mi consentiranno di raggiungere un giorno, quel pianeta mitologico, conosciuto con il nome di Arcadia».

I link dell’artista

Scopri il video che gli abbiamo dedicato

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