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Metafore visive e l’immediatezza di un’emozione

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Dario Licata ha da sempre la passione per il disegno. Il dono della sintesi lo porta a realizzare sì opere dallo stile “essenziale” ma che raccontano storie e lo fanno portandoci in atmosfere poetiche e sognanti.

Breve presentazione.
«Mi chiamo Dario, su instagram sono @dodiaryx. Siciliano, sono nato a Licata, in provincia di Agrigento, ma vivo a Milano dal 2011. La mia vita è fatta di tante passioni: il mio lavoro, lo sport, la natura, il mare e, prima fra tutte, il disegno».

Raccontaci il tuo percorso artistico.
«Il mio percorso è singolare. La passione per il disegno nasce da quando ne ho memoria: è stata sempre una passione, da quando ero piccolo. Oggi faccio l’account per un’agenzia pubblicitaria, quindi professionalmente mi trovo “dall’altra parte della barricata” (concedetemi l’espressione). Questo per me è un vantaggio perché mi permette di vedere le cose da tutti i punti di vista, anche nel percorso creativo. La passione per il disegno, che era rimasta un po’ dormiente, si è risvegliata negli ultimi 3 anni, contestualmente al periodo che abbiamo vissuto, e dal quale stiamo cercando con difficoltà di uscire, nello specifico la quarantena di inizio pandemia. Come dico sempre, questo momento storico ha tirato fuori il meglio e il peggio delle persone. Nel mio caso ne è venuto fuori qualcosa di bello. Per me disegnare è come tornare bambino».

Come nascono le tue illustrazioni.
«Da una parola, una frase, una canzone, un verso, un dettaglio che colpisce la mia attenzione nella vita di ogni giorno, da quelle piccolezze che, a volte, possono sembrare irrilevanti. Questo rispecchia anche il mio carattere: è qualcosa di innato perché non mi sfugge mai un dettaglio. Le idee spesso vengono fuori durante il giorno, nella quotidianità a volte frenetica, e i miei disegni diventano un diario di viaggio».

Qual è il loro messaggio.
«Più che un messaggio ogni illustrazione deve trasmettere un’emozione. Quello che per me è fondamentale è l’immediatezza di un’emozione prima ancora di soffermarsi sull’immagine. Già nella fase di bozza, una cosa comune, forse, ai miei disegni è “la sintesi”».

Come descriveresti il tuo stile.
«Il mio stile vuole raccontare una storia attraverso una metafora visiva. A miei occhi, e spero a quelli degli altri, tutto ciò diventa un’atmosfera sognante, a volte surreale. Nel migliore dei casi, poetica, almeno per me. Sicuramente lo stile è in continua trasformazione e il cambiamento fa parte di ogni cosa ma, nel tentativo di esprimere emozioni facili da sentire ma difficili da spiegare, mi piacerà sempre definire il mio stile “essenziale”».

C’è un artista a cui ti ispiri o apprezzi particolarmente.
«Mi piacciono tantissimo @_millo_, @yuvalrob, @iammoteh, @fernandocobelo».

Realizzi anche opere su commissione e dove possono contattarti.
«Il contatto principale è in direct su Instagram».

Qual è il tuo sogno artistico.
«Parlerei al plurale perché sono un sognatore nato: raggiungere un pubblico internazionale e in generale il mondo dell’illustrazione editoriale. Ma anche la biennale di Venezia (se vogliamo volare alto)».

Cosa non deve mai mancare quando crei.
«Il silenzio. A volte realizzo i miei disegni a notte tarda».

Una curiosità prima di lasciarci.
«Un’amica per cui ho realizzato un’illustrazione ha pianto (il mio disegno non era però così brutto)».

Link dell’artista

Scopri il video che gli abbiamo dedicato

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